Io attraverso

L'intera performance "Io attraverso la città" è ora on-line https://youtu.be/uiNXRn49vGI, il video è di Alessandro Cheti e Lorenzo Luschi.

Attraversare uno spazio.

Attraversare il tempo.

Passare da ‘esistere in un modo’ ad ‘esistere in un altro modo’.

Attraversare è incontrare, trovare e ritrovarsi.

Attraversare è scegliere, superare ostacoli, sbagliare.

Attraversare è lasciare tracce: in uno spazio dove gli errori sono preziosi e dove le esperienze diventano memoria.

Io attraverso uno spazio e un tempo: io vivo.

L'installazione scenografia rimarrà aperta al pubblico fino al 02 luglio.
La si potrà visitare nei seguenti giorni e orari:
16/17/18 giugno dalle 18.00-21.00
23/24/25 giugno dalle 18.00-21.00
30/1/2 luglio dalle 18.00-21.00

foto di Andrea Delussu

foto Andrea Delussu

In un unico allestimento molteplici intenzioni e interpretazioni dell’attraversare uno spazio: la scatola come metafora di un qualcosa che raccoglie, protegge, nasconde. Un luogo suggestivo, speciale e senza tempo, che accoglie il pubblico e lo coinvolge in uno spazio inedito e reale che esprime se stesso come risultato di un complesso lavoro collettivo.

Attraversare uno spazio.

Attraversare il tempo.

Passare da ‘esistere in un modo’ ad ‘esistere in un altro modo’.

Attraversare è incontrare, trovare e ritrovarsi.

Attraversare è scegliere, superare ostacoli, sbagliare.

Attraversare è lasciare tracce: in uno spazio dove gli errori sono preziosi e dove le esperienze diventano memoria.

Io attraverso uno spazio e un tempo: io vivo.

Melanie Angeloni, Stefano Arduini, Clarissa Baldi, Chiara Barbieri, Marco Barotti, Antonella Bartolini, Chiara Bigazzi, Elia Buffa, Alessandro Camilli, Noemi Capoccia, David Catola, Alessandro Cheti, Leonardo Corti, Francesca de Leonardis, Andrea Delussu, Giorgio Ferrari, Maila Frediani, Pei Yuan Gao, Ioanna Georgeou, Naeim Ghomorlou, Federica Guglielmucci, Luca Lelli, Ye Ting Li, Valentina Lisi, Lorenzo Luschi, Chiara Manetti, Vincenzo Matteucci, Lorenzo Millo, Ilaria Minicuci, Rebecca Nerini, Yi Ming Nie, Serena Paoli, Davide Pianini, Faezeh Heydari Sabet, Valentina Sacchelli, Irene Scanavacca, Gao Si Qi, Lorenzo Sorrentino, Giuseppe Spadaro, Gabriele Taddei, Lucia Tarabella, Paola Togneri, Agnese Toni, Francesco Tovani, Carmina Melania Tramite, Elena Sofia Ulivi, Francesca Umiltà, Yan Shuang Wang, Yu Tai Zhang, Huinan Zheng, Zi Cong Zhou, Ran Zhuo, Jia Ying Zou

La maschera è uno mezzo che rende l'attore sempre uguale a sé stesso durante tutta la manifestazione. Questo perché la maschera non muta, anche con il mutare delle emozioni dell'interprete e del personaggio interpretato, ma permane la fissità, come una stasi all'interno della mutevolezza e alla molteplicità delle azioni umane. In questo senso la maschera rappresenta lo stato di assenza in seno al mondo, una condizione indefinita e indefinibile di fermezza all'interno di uno stato di perenne scorrimento, sia delle emozioni, sempre cangianti, sia delle azioni, mai uguali a sé stesse. Appare fortemente simbolico l'utilizzo della maschera all'interno della rappresentazione scenica, un mondo in cui si ritrova, in estrema sintesi, tutto lo scibile esistenziale e umano e, così all'interno della scena questo carattere di assenza è simbolizzato dalla fissità della maschera, sempre uguale a sé stessa a prescindere da qualsiasi manifestazione.

Foto di Carmina Melania Tramite‎

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